Dove si coltiva il tè nel mondo?
Come diciamo sempre, quello nel mondo del tè è un vero e proprio viaggio.
E, in quanto tale, per comprenderne la vera essenza, è importante conoscere la provenienza, la sua terra d'origine e le tradizioni a cui le sue foglie sono legate.
In questo articolo ti illustreremo solo alcuni tra i Paesi dove si coltiva il tè: infatti, essendo il mercato del tè in continua espansione, anche i territori in cui le sue foglie sono coltivate stanno aumentando gradualmente.
E allora, sei curios* di conoscere alcuni tra i principali produttori di tè al mondo?
Alcuni sicuramente li conoscerai già, ma altri potrebbero decisamente sorprenderti...
Iniziamo!
CINA
La culla del tè e il primo produttore al mondo.
La Cina produce migliaia di varietà di tè di ogni tipo (di cui circa 2/3 sono tè verde) in oltre 200 microregioni. Pensa che le prima coltivazioni risalgono a migliaia di anni fa, quando al principio il tè era usato a scopo medicinale.
Non esiste un sistema di denominazione dei tè cinesi, che per l'appunto prendono il loro nome da montagne, luoghi sacri e personaggi mitologici (fattore che può creare confusione nel consumatore).
La Cina produce tè di ogni grado di qualità: dai più raffinati a quelli per le bustine commerciali.
INDIA
Con oltre 13.000 piantagioni (dette "giardini"), l'India è il secondo produttore di tè e uno dei più grandi consumatori al mondo.
L'Assam è la regione con la più vasta produzione di tè nero al mondo ed è proprio da qui che proviene il rinomato e diffuso tè assamico. Mentre è nel Darjeeling, ai piedi dell'Himalaya, che si produce "lo champagne dei tè" in circa 87 giardini per lo più a 1500m d'altitudine.
È dall'India, infine, che nasce il famoso e caratteristico Chai, tè nero aromatizzato con l'aggiunta di spezie e latte.
KENYA
Il terzo produttore al mondo e primo in Africa è il Kenya.
I tè kenyoti, e in generale africani, sono per lo più tè neri CTC, robusti e corposi, ma senza troppe sfumature, economici e usati principalmente per le bustine di largo consumo.
Pensa che metà del tè consumato in Gran Bretagna proviene dal Kenya!
SRI LANKA
Quarto produttore di tè al mondo.
Tutta la coltivazione del tè in Sri Lanka (ex Ceylon), proviene da una singola pianta portata nel 1824 dalla Cina.
In Sri Lanka si produce quasi esclusivamente tè nero, dal gusto vivace e pungente, coltivato quasi sempre su altopiani tra i 900m e 1350m d'altitudine.
Si producono sia tè CTC che ortodossi, ma è la prelibatezza di questi ultimi il vero vanto srilankese.
VIETNAM
A partire dalla fine della guerra nel 1975, il Vietnam si è conquistato un posto nel mercato internazionale del tè e oggi si classica come quinto produttore.
Oltre ad alcuni tipi di tè verde, in Vietnam si produce principalmente tè nero CTC di qualità media e quindi destinato al tè in bustina di largo consumo, ma anche alcuni tè verdi simili ad alcune qualità cinesi.
TURCHIA
La Turchia si piazza al sesto posto, con la maggior parte delle piantagioni localizzate nella provincia di Rize, nel nord-est del Paese al confine con Georgia e Mar Nero.
I turchi sono grandi bevitori di tè, così tanto che quasi l'intera produzione di tè annuale non viene esportata ma consumata all'interno del Paese.
ARGENTINA
Primo produttore di tè in Sud America e 9° produttore al mondo, in Argentina si coltiva tè dal 1951, specialmente destinato alle bustine di largo consumo e ai tè aromatizzati.
Gran parte delle piantagioni sono situate al confine con il Brasile.
L'Argentina si caratterizza inoltre per la produzione di Yerba Mate, bevanda nazionale per eccellenza.
GIAPPONE
Il punto forte del Giappone è senza dubbio il tè verde, di altissima qualità e con un caratteristico aroma vegetale.
La raccolta del tè è quasi del tutto meccanizzata, con rare eccezioni di tè ancora raccolti a mano.
Si stima che ci siano circa 600.000 famiglie di coltivatori: i giapponesi stessi sono grandi bevitori di tè verde e secondo alcuni studi scientifici potrebbe essere proprio questo il segreto della loro longevità.
NEPAL
La storia del tè Nepalese è piuttosto singolare.
Il Nepal produce ottimi tè neri e verdi, dal carattere unico e simile ai tè del Darjeeling indiano, ma che sono ancora oggi quasi sconosciuti al mercato e consumati principalmente dalla popolazione locale.
Questo perché molto spesso mancano strade e infrastrutture per raggiungere le piantagioni e quindi poter esportare all'estero le foglie di tè nepalese.
Dunque, le foglie nepalesi sono una vera e propria chicca per gli amanti del tè che desiderano lasciarsi sorprendere da aromi dal carattere unico e speciale.
TAIWAN
Quasi tutta la coltivazione taiwanese è di tè oolong, considerati tra i migliori (e anche tra i più costosi) al mondo.
La produzione, diffuso su tutta l'Isola, è piuttosto limitata e la raccolta delle foglie eseguita da "artigiani del tè", ossia addetti altamente specializzati e dalla grande esperienza (che si spera possano trovare dei sostituti e sopravvivere al ricambio generazionale).